IL BARATTO 2018

INVERNO ACCADEMICO, PRIMAVERA OPERAIA

Il 2018 è stato un anno di espansione per il Baratto Teatrale Arotron.

Franco Mannella, Massimiliano FusellaChiara Colizzi e i “ragazzi dell’Accademia”hanno continuato ad offrire a un pubblico sempre più numeroso pezzi del loro repertorio. Per gli allievi in particolare, il Baratto ha costituito un’importantissima “palestra” per la pratica del palcoscenico.

Altri artisti, vicini ad Arotron e in sintonia con l’idea dello scambio di arte, cibo e convivialità, si sono uniti con entusiasmo al progetto e da parte del pubblico l’arte culinaria si sposava all’arte, altrettanto preziosa, dell’ascolto attento e partecipato.

“La nostra arte in cambio della vostra!” era lo slogan ormai consolidato dei pomeriggi della prima domenica del mese, mentre il Baratto si avventurava anche fuori dal territorio di Pianella, animando nel mese di aprile lo spazio della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Spoltore, per poi tornare “in patria” presso la SOIMS di Pianella.

Il Baratto, nella sua edizione al chiuso, è proseguito nell’inverno del 2018 in un ex asilo Sabucchi ormai gremito, con l’avvento di nuovi allievi arotroniani sulla scena e ancora nuovi ospiti locali e di fama nazionale.

Alcuni tra gli ospiti:

Peppe Millanta, musicista, scrittore, autore teatrale, reduce dai grandi successi del suo libro “Vinpeel degli orizzonti”.

Rossana Casale, artista e cantautrice impegnata da molti anni in una raffinata ricerca musicale, in procinto di esibirsi a Pescara per una tappa del suo tour “Round Christmas” organizzata da Arotron Eventi, è stata ospite di Arotron anche in veste di insegnante, mostrando al pubblico i risultati del lavoro svolto sull’interpretazione canora con gli allievi dell’Accademia nella masterclass “Io” e ha incontrato il gruppo di musicisti jazz “Gli Impermeabili” , capitanati al sax da Carlo Malandra.

Marcello Sacerdote, attore e musicista popolare che ha scelto una strada di approfondita ricerca artistica intorno alle tradizioni del suo Abruzzo e che in quel periodo, insieme ad un altro appassionato ricercatore della storia regionale, Camillo Chiarieri, portava in scena lo spettacolo “Primiano, brigante per amore”.