In Varietà Vi Dico… al Teatro Stanze Segrete a Roma

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L’Accademia Teatrale Arotron ha scelto di cimentarsi con alcuni sketch classici del repertorio del varietà mettendoli a confronto con pezzi più moderni, frutto di improvvisazioni e di studio sui tempi comici nell’ambito del percorso accademico. Una varietà di situazioni paradossali e grottesche, dunque, nelle quali tutti possiamo riconoscere le nostre debolezze, i nostri difetti, le nostre miserie umane e riderne senza paura e giudizio, perché è questo il potere della comicità!

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La storia del teatro di varietà si consuma in meno di un secolo, dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento. È la storia di un genere multiforme, ingiustamente considerato “minore”, che non ha saputo resistere all’urto di altre forme di spettacolo, come il cinema e la televisione. I suoi protagonisti sono cantanti, attori e attrici, macchiettisti, comici, tutti diventati artisti per vocazione e per necessità. “Il teatro delle varietà” si sofferma sulle vicende artistiche di Raffaele Viviani, Ettore Petrolini, i fratelli De Rege, Beniamino Maggio, Totò e su tanti altri volti ormai dimenticati. Per loro il café chantant, il varietà, la rivista e l’avanspettacolo diventano spazi di libertà: le macchiette e i personaggi che interpretano assumono i connotati di una corrosiva critica sociale, a volte bonaria, più spesso amara e beffarda. La comicità che l’autore ci presenta non ha infatti nulla di rassicurante perché “annulla ogni distanza gerarchica o burocratica, avvicina l’oggetto in esame e lo trasporta nel proprio territorio mettendolo a contatto, brusco e violento, con se stesso per poterlo familiarmente tastare, capovolgere, rivoltare e guardare dall’alto in basso, per spezzarne l’involucro esteriore e gettare lo sguardo al suo interno, per scomporlo, smembrarlo, denudarlo e smascherarlo”.