PER UN TEATRO CONTADINO

Dialogo/spettacolo sui principi di un mestiere artigianale

IDEATO E INTERPRETATO DA

Franco Mannella

Al pianoforte

Emiliano Begni

Con il patrocinio della Poesia, del Teatro e della Musica
e con:

  • D’Annunzio
  • Flaiano
  • Arminio
  • Jacopone da Todi
  • Shakespeare

e la partecipazione straordinaria di

  • Grotowski
  • Barba
  • Brook

Regia

Franco Mannella

PRESENTAZIONE

“Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento…
[…]

Ho scelto le parole di Franco Arminio, poeta e paesologo, come introduzione, come ouverture, di questo mio dialogo/spettacolo sul mestiere più artigianale, più antico e più umano del mondo…quello dell’attore.
Un mestiere in cui, oggi più che mai, io trovo (anzi VOGLIO trovare, per ri-trovarmi) moltissime analogie con il mestiere del contadino.
Ecco perché l’idea di un Teatro Contadino, un gioco per ricercare dei punti di contatto fra i princìpi del Teatro e del mondo agricolo e artigianale.
Un teatro contadino, dunque…ma manca qualcosa ancora…contadino è troppo generico, forse…manca un termine più specifico, che aiuti ad approfondire, a indicare parametri che determino delle regole precise, che delineino un “solco “in cui agire, operare. Ecco! Teatro contadino…BIODINAMICO!
E al teatro ci avvicineremo dolcemente, ispirati dalla musica, dalla letteratura, dalla poesia”.

Franco Mannella