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L’Accademia Teatrale Arotron ha scelto di cimentarsi con alcuni sketch classici del repertorio del varietà mettendoli a confronto con pezzi più moderni, frutto di improvvisazioni e di studio sui tempi comici nell’ambito del percorso accademico. Una varietà di situazioni paradossali e grottesche, dunque, nelle quali tutti possiamo riconoscere le nostre debolezze, i nostri difetti, le nostre miserie umane e riderne senza paura e giudizio, perché è questo il potere della comicità!

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La storia del teatro di varietà si consuma in meno di un secolo, dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento. È la storia di un genere multiforme, ingiustamente considerato “minore”, che non ha saputo resistere all’urto di altre forme di spettacolo, come il cinema e la televisione. I suoi protagonisti sono cantanti, attori e attrici, macchiettisti, comici, tutti diventati artisti per vocazione e per necessità. “Il teatro delle varietà” si sofferma sulle vicende artistiche di Raffaele Viviani, Ettore Petrolini, i fratelli De Rege, Beniamino Maggio, Totò e su tanti altri volti ormai dimenticati. Per loro il café chantant, il varietà, la rivista e l’avanspettacolo diventano spazi di libertà: le macchiette e i personaggi che interpretano assumono i connotati di una corrosiva critica sociale, a volte bonaria, più spesso amara e beffarda. La comicità che l’autore ci presenta non ha infatti nulla di rassicurante perché “annulla ogni distanza gerarchica o burocratica, avvicina l’oggetto in esame e lo trasporta nel proprio territorio mettendolo a contatto, brusco e violento, con se stesso per poterlo familiarmente tastare, capovolgere, rivoltare e guardare dall’alto in basso, per spezzarne l’involucro esteriore e gettare lo sguardo al suo interno, per scomporlo, smembrarlo, denudarlo e smascherarlo”.

Ad Arotron non perdiamo mai di vista la missione della nostra Accademia: la formazione dell’attore.
Per te che sei già un attore, o hai già delle esperienze teatrali, e vuoi arricchire la tua formazione con percorsi intensivi di alta qualità, al laboratorio teatrale annuale e al corso professionale triennale aggiungiamo una ulteriore proposta formativa.
Tre seminari di studio intensivo, della durata di 4 giorni ciascuno, saranno il fiore all’occhiello dell’offerta formativa di Arotron per il secondo semestre dell’anno accademico 2018-2019.
Avrai anche la possibilità di lavorare in una location esclusiva: la nostra tenda Yurta, che guarda verso il cielo, abbracciata dagli alberi d’ulivo, tra le verdi colline abruzzesi.

25-26-27-28 aprile: “Il lavoro sulle azioni fisiche. Training dell’attore e analisi attiva del testo” con Andrea Pangallo.
Andrea, attore, regista e pedagogo, già docente del corso “La Commedia umana” nella nostra Accademia, ti avvierà ad essere un attore-creatore, capace di costruire un’”azione poetica, in grado di aprire l’immaginario dello spettatore” (A. Pangallo). Il lavoro consta di un training complessivo, derivato da tradizioni e tecniche attoriali diverse, riguardo al rapporto con lo Spazio, il Tempo, la Parola, il Movimento, l’Oggetto, il Costume, il Partner e l’Ensemble, integrato all’analisi attiva del testo di scene tratte da “Il gabbiano” di Cechov.

9-10-11-12 maggio: “L’attore (in)credibile” con Franco Mannella.
Che cosa rende un attore credibile? Tanto credibile da essere meraviglioso… incredibile? Con Franco, Direttore Artistico di Arotron, esplorerai i principi del lavoro dell’attore (tensione, attenzione, azione, interazione, gioco, verità) per raggiungere un obiettivo a cui ogni attore aspira, o dovrebbe aspirare: la verità espressiva che rende invisibile la tecnica. Il training si concluderà con un momento di performance durante il Baratto dell’Accademia Arotron.

20-21-22-23 giugno: “Il metodo Suzuki – Suzuki Method for Actor Training”, con Mattia Sebastian Giorgetti.
Il Metodo Suzuki è una rigorosa disciplina fisica e vocale per attori, progettata per ritrovare le capacità percettive e i poteri del corpo umano. Elaborato dal regista giapponese M° Tadashi Suzuki, questo training integra apporti da discipline e influenze diverse (balletto, teatro tradizionale giapponese, teatro greco, arti marziali) per riportare l’attore in contatto con la propria integrità fisica, soffocata dall’ordinarietà del quotidiano. Mattia è allievo del M° Suzuki ed è da lui autorizzato a diffondere i principi del Suzuki Method.
Nei prossimi giorni scenderemo nei dettagli su ciascuno di questi straordinari eventi formativi: continua a seguirci sulla nostra pagina!

Sei già interessato/a a partecipare? Invia una e-mail a info.accademia@arotron.it e sarai ricontattato/a.

Appunti musicali dal Mondo con Tosca, a Pescara per Verba Manent!

ll 27 Febbraio alle 21, presso l’Auditorium Flaiano, lo spettacolo che ha incantato l’Auditorium Parco della
Musica di Roma.
Sarà il primo di tre eventi della rassegna Verba Manent, organizzata da Arotron produzioni, insieme con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara.
Le parole restano… tra Musica e Teatro, e con Appunti musicali dal mondo, supereranno ogni confine
linguistico e culturale.

La voce di Tosca, cantante e attrice eclettica, ci guiderà in un viaggio intorno al mondo, tutto in acustico,
restituendoci l’ispirazione e il nutrimento che ogni cultura da lei incontrata ha saputo donarle.
Lingue diverse si incontreranno: una ninna nanna russa, un fado portoghese, un canto sciamanico, un canto
nuziale Yiddish.

La musica popolare, napoletana, romana, siciliana; le melodie e le sonorità della tradizione, alternate alle
parole dei grandi poeti del mondo, ci ricondurranno alle nostre radici, al cuore della Terra.

Ad accompagnare Tosca, grandi musicisti polistrumentisti: Giovanna Famulari (violoncello/pianoforte/ voce),
Massimo de Lorenzi (chitarra classica), Fabia Salvucci (cori), Alessia Salvucci (percussioni).
Biglietti disponibili su Ciaotickets.it e nei relativi punti vendita.

I biglietti saranno acquistabili su circuito Ciaotickets ➡ https://bit.ly/2N3dM2Z e nei relativi punti vendita.

➡ Riduzioni per UNDER28 e OVER65
➡ Riduzioni per gruppi da 5 persone in su
➡ Riduzioni per disabili NON accompagnati
➡ Un omaggio per disabili accompagnati

ROUND CHRISTMAS è il nuovo progetto ideato, prodotto e interpretato da Rossana Casale.

Il concerto si terrà il 5 gennaio all’Auditorium Flaiano di Pescara alle ore 21 ed è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e da Arotron ed è patrocinato dai Comuni di Pescara e Pianella e dalla Provincia di Pescara.

Un lavoro concept di ricerca ed emozioni alternate, dedicato alle storie vissute ‘attorno’ al Natale raccontate dai grandi autori della musica mondiale del ‘900. Un progetto diverso dai soliti natalizi delle songs americane (ndr.
Album ‘Merry Christmas in Jazz’- 2009), che vuole andare oltre le luminarie e le vetrine colorate per addentrarsi nelle case e nella vita dell’uomo.

Musiche e canzoni di culture musicali distinte, che come ormai la Casale fa di abitudine , sono unite sotto una stessa anima che è quella del blues e del jazz.

Il sacro e il profano: ‘Il est né, le Divin Enfant’ ( solo in concerto) e Chocolate Jesus (Tom Waits), ‘Si eu quiser falar com Deus’ di Gilberto Gil e ‘Invocasao’ (“Deus do sim deuses….. “, di Chico Cesar e Maria Bethania). I racconti crudi e poetici di Brassens di ‘Le Père Noël Et La Petite Fille’ (che racconta di un, fra virgolette, Babbo Natale che porterà regali e morte a una giovane ragazzina, brano che ispirò La canzone di Marinella di De André), o della Piaf con la sua toccante ‘Le Nöel de la rue’ ( che ci fa vedere i bambini poveri e infreddoliti che incollano i loro nasi e i loro sogni alle vetrine dei negozi), contrapposti al gioco del brano del 1946 ‘All I want for Christmas is my two front teeth’ (D Y Gardner) o ‘Zat’ you, You Santa Claus’, ai tempi interpretata dal grande Luis Armstrong. E ancora, la malinconia del brano di Henry Salvador ‘C’est Noel, Mamie’ contrapposta alla carica spirituale e jazz di ‘Carol of the bells’.
E poi un inedito, ‘Round Christmas’, scritto insieme ai suoi musicisti, brano che racchiude in se il significato dell’intero album fino a dargli il titolo, ispirato al brano di Monk.

“Il Natale deve essere, a mio parere, un tempo dove poter gioire ma dove è anche d’obbligo accendere il pensiero ed essere presenti al racconto dell’uomo in tutte le sue sfaccettature e la musica è l’unica cosa che ti da la possibilità di farlo contemporaneamente. ” (Rossana Casale)