LE MATERIE DI STUDIO E I DOCENTI

La verità dell’attore

Lavorare sui principi che predispongono l’attore ad agire nello spazio scenico è il tema principale di questo corso.
Lo stato fisico nella preparazione e nella realizzazione della performance attoriale.
Si darà vita ad un percorso personale, attraverso le azioni fisiche, associandole a luoghi, persone, emozioni della propria vita.
Attraverso il training verrà stimolata l’energia del corpo-mente.
Gli allievi impareranno a coniugare movimento e azione con una corretta emissione vocale.
Acquisiranno, in poche parole, i primi rudimenti della tecnica dell’attore.

Franco Mannella

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Regista, attore e doppiatore, Franco Mannella è un artista poliedrico. Il suo lavoro è caratterizzato dalla ricerca costante di autenticità e originalità, con una spiccata attenzione all’essenzialità. Dai suoi spettacoli emerge una messa in scena energetica, dovuta all’intenso dinamismo corporeo e una innovativa sintesi contemporanea, che colpisce il pubblico in modo trasversale. Attraverso l’azione, Franco Mannella arriva ad una interpretazione quasi primitiva del testo, che dona il sapore naturale e naturalmente poetico ed emotivo della parola. Diplomatosi attore nel 1988 a Roma presso la scuola di Teatro La scaletta, impegnato in ruoli drammatici e brillanti, da sempre recita nei teatri più importanti d’Italia con vari registi, tra cui Giuseppe Patroni Griffi, Corbucci e Marsili, Franco Però e con la compagnia Attori e Tecnici del Teatro Vittoria. Assieme a Cristina Giordana e Sergio Sivori, nel 2005 crea Laboratorium Teatro, centro internazionale di ricerca e sperimentazione teatrale. E’ regista di spettacoli teatrali, tra cui Flaiano in 3D, E se D’Annunzio…, Per favore toglietevi le scarpe, Play Shakespeare. Affermato doppiatore, è noto al grande pubblico come voce italiana di Roger l’alieno, in American Dad. E’ protagonista di numerosi film cinema, come The aviator, Giù al Nord, Chicago, A serious man, Spiderman e delle più importanti serie TV, tra cui Modern Family, Spartacus, Californication, Alias, Star Trek, Six feet under, Bones. In cartoni animati e film di animazione è la voce di Asterix, Otto dei Simpson, il Soldato in I Pinguini di Madagascar. In televisione spicca per le sue doti comiche affianco a Flavio Insinna (Cotti e Mangiati), Neri Marcorè (Neri Poppins) e in vari show di Pippo Baudo, Nino Frassica, Milly Carlucci a partire dagli anni 90. Ha interpretato ruoli nelle fiction italiane Distretto di polizia, La squadra, Gente di mare e al cinema ha esordito con Pino Quartullo in Le faremo tanto male. Con il film Celestino V – Il papa del Gran Rifiuto è alla sua prima esperienza come regista cinematografico.

La consapevolezza corporea

Camminare, correre, saltare, inginocchiarsi sono tutte azioni imparate sin da piccoli. Ormai adulti, siamo capaci di compierle senza pensare alla sequenza frammentata dei singoli movimenti che compongono l’intera azione, siamo capaci di compiere più movimenti complessi contemporaneamente.
Ma cosa significa muoversi sul palcoscenico?
Per impararlo, occorre anzitutto conoscere il proprio corpo, conoscerne le caratteristiche, le potenzialità, la libertà che esso può conquistare, pur mantenendone il pieno controllo ed equilibrio.
Nel corso si ri-scoprirà cosa è capace di fare il nostro corpo, sviluppando coordinazione, elasticità, percezione sensoriale dello spazio, fino a raggiungere una nuova consapevolezza.

Massimiliano Fusella

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La sua formazione artistica inizia con il laboratorio teatrale dell’attrice Tiziana Marsili Tosto, incentrato sullo studio dei fondamenti della grammatica espressiva dell’attore. Frequenta poi i corsi Franco Mannella, studiando i principi di biomeccanica, di interazione con la spazio scenico e di tecnica attoriale. Studia negli anni con diversi maestri e, attraverso numerose esperienze formative, apprende e sviluppa metodi di preparazione corporea dell’attore. In particolare, significativi sono lo stage intensivo condotto da Yves Lebreton di Mimo Corporeo e Corpo Energetico e il laboratorio di ricerca teatrale Sotto La Pelle, diretto dal regista e attore Sergio Sivori. Recita come attore negli spettacoli teatrali …E se D’Annunzio e Play Shakespeare, nel film Celestino V – Il papa del gran rifiuto interpreta il ruolo del segretario di papa Celestino V. E’ assistente alla regia di alcuni spettacoli teatrali di Franco Mannella.

La forma e l’energia creativa della parola

Durante le lezioni verranno affrontati argomenti che permetteranno all’allievo di venire a conoscenza e di studiare elementi di fonetica, che gli serviranno a comprendere come e perché correggere i suoi errori di pronunzia: primo grande passo! Perciò si comincerà con lo studio delle vocali, degli accenti fonici e tonici, delle sillabe e quindi dei suoni vocalici e quelli sordi e sonori delle consonanti. Ogni allievo verrà seguito singolarmente negli esercizi di pronunzia e in quelli articolatori, e mediante letture specifiche verrà controllato il suo livello di miglioramento.

Alba Bucciarelli

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Attrice e insegnante di dizione, si forma presso il “Centro Professionale di Cultura Teatrale” di Pescara, frequentando corsi di mimica con Roy Bosier, recitazione con Vera Bertinetti, dizione con Elsa Polverosi. Insegna dizione e prosodia del linguaggio presso la scuola del Teatro Marrucino di Chieti diretta da Sabatino Ciocca. Insegna dizione, prosodia del linguaggio, impostazione della voce ed interpretazione del testo, presso l’Accademia Flaiano nell’ambito del corso di doppiaggio tenuto d Roberto Pedicini e Cristian Iansante. Insegna dizione presso la Scuola del Teatro Marrucino di Chieti e il Teatro Circus del M.stro Enzo Garinei di Pescara. Ha recitato in numerose pieces teatrali per la regia di Sabatino Ciocca presso il Teatro Marrucino e il Teatro Comunale di Ortona , tra le più importanti:” La figlia di Iorio “( G. D’Annunzio); “La favola del figlio ritrovato” (Pirandello-Maeterlink); “ Vizio di famiglia”(E. Erba), “Jerma”( G. Lorca). Stagione teatrale con la “Compagnia Marrucina dei Giovani” sotto la direzione di Giancarlo Schiazza per un progetto di decentramento del teatro. Voce recitante della “ Passio et Resurrectio” di C. Rendine per i testi di R. Fraticelli. Collabora con l’emittente televisiva Antenna 10 di Pescara sotto la direzione di Lorenzo Labarile; l’emittente radiofonica Radio Delta 1 di Atessa; la sede RAI di Pescara sotto la direzione di Gaetano Stucchi; Radio Luna di B. De Cecco, Radio Elle Abruzzo e Telemax. Dal 1975 ad oggi ha condotto e presentato rassegne musicali, manifestazioni culturali e commerciali occupandosi anche della loro regia. Presta la sua voce per la realizzazione di book-parlati e spot audio-video. Ha pubblicato due libri: “La bella scommessa” e “Foglietti volanti di una cuoca distratta”.

La tecnica vocale

La nostra voce fa intimamente parte di noi. È un semplice soffio d’aria che attraversa il nostro corpo, si colora delle nostre emozioni, pensieri e quando fuoriesce è impregnata della nostra essenza, in poche parole rispecchia la nostra personalità.
Far confluire l’energia corporea e le azioni fisiche in un flusso di suoni cantati individualmente e coralmente, è l’obiettivo di questo corso. Si scoprirà insieme, attraverso semplici esercizi e vocalizzi, che cosa sono e dove si trovano i risuonatori e i diversi modi d’indirizzare la voce cantata e come interpretarla per unirla gradualmente, a performance vocali da inserire nel percorso individuale di ogni singolo attore.

Angela Crocetti

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Mezzosoprano e direttore di coro. Diplomata in Canto con il massimo dei voti presso il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara, nella classe della Prof.ssa Alba Riccioni. Ha conseguito poi nel medesimo Conservatorio il biennio di specializzazione con il massimo dei voti e lode ed il I livello in Direzione Corale con il M° J. M. Sciutto ed il Master in Economia e management delle risorse musicali e culturali. È laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università “G. D’Annunzio” di Pescara. E’ operatore Orff-Schilwerk, titolo congeguito presso il CDM onlus e II Università di Roma Tor Vergata. Ha seguito Master class con C. Desderi, A. Antoniozzi, M. Bacelli, il corso di perfezionamento per artisti del coro all’Accademia d’Arti e Mestieri del Teatro alla Scala di Milano, il corso di perfezionamento per cantanti lirici presso l’Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival di Pesaro diretto dal M° A. Zedda, il corso Opera a ruolo con il M° D. Renzetti e il M° D. Lucantoni all’Accademia musicale Pescarese. Ha frequentato per un anno un corso sulla Chanson Française  al Conservatorio “Massenet” di  St Etienne (Francia). Ha fatto parte dell’ensemble vocale Massenet di St Etienne diretto dal M° Tony Ramon, del coro dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano, del coro del Thèâtre du Capitole  di Toulouse Francia diretti dal M° A. Caiani, Ha collaborato per 3 anni con le “Alliances françaises” di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto esibendosi, in duo, in  concerti di arie e musiche francesi. Svolge un’intensa attività concertistica. Ha eseguito in qualità di contralto solista la 9° Sinfonia di Beethoven, l’Oratorio di Natale di C. Saint –Saëns, il Magnificat di A. Vivaldi, Stabat Mater e Salve Regina di G.B. Pergolesi, Missa brevis in B W. A. Mozart. Ha debuttato nell’allestimento di La Traviata di G. Verdi Regia di Renato Bruson,  Le Nozze di Figaro di W. A. Mozart regia di C. Scarton e Gianni Schicchi di G. Puccini. Ha preso parte, in qualità di interprete e di autrice della parte letteraria, a n° 3 brani facenti parte della colonna sonora del film: “Si può fare l’amore vestiti?” Regia di Donato Ursitti, con Bianca Guaccero, musiche di Massimo Di Paola, uscito nelle sale cinematografiche italiane il 6 dicembre 2012, nonché dell’omonima canzone, singolo presente sui titoli di coda. Ha collaborato in qualità di cantante alla registrazione del documentario Education First prodotto dall’UNGSC (O.N.U.).

E’ leader e cantante del trio M.A.D. Swing, con il quale si esibisce in numerosi concerti.

Insegna Canto e Canto Corale presso L’Istituto musicale “G. Spontini” di A.P., presso “Music Art” di Silvi, Make Music di Pineto, e presso l’Accademia teatrale “Arotron” diretta da Franco Mannella, è direttore del “The Monday vocal ensemble” di Silvi, del gruppo vocale femminile Sibyllaensemble di Ascoli Piceno ed è inoltre, insegnante di musica presso l’Istituto paritario Preziosissimo sangue di Ascoli Piceno.

 

La scenografia e le arti plastiche

Il Corso verterà sulla realizzazione di elementi scenografici, oggetti di scena e costumi, finalizzata all’utilizzo di tali elementi nello spettacolo teatrale che gli allievi dell’Accademia porteranno a conclusione del percorso di studi.
Il corso ha una duplice funzione; da un lato quella di sviluppare le capacità pratiche e manuali degli allievi e apprendere, quindi, svariate tecniche pittoriche e scultoree, mentre dall’altro quella di comprendere l’importanza dell’autonomia dell’attore sotto ogni punto di vista.
Ed è questo aspetto che verrà affrontato con particolare attenzione, dando rilevanza alla necessità di essere in grado di realizzare con le proprie mani le scenografie e gli oggetti di scena di un proprio spettacolo teatrale, nonché i riadattamenti dei costumi e tutto ciò che ruota intorno al mondo del teatro.

Gianni Colangelo

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Artista di arti visive, scenografo e musicista. Il suo percorso di studi è ampio e variegato. Dopo un Diploma di Conservatorio in Tromba si laurea in Lettere e Filosofia con indirizzo Storia e Pratica delle Arti, della Musica e dello Spettacolo per poi specializzarsi con una Laurea di Secondo Livello all’Accademia di Belle Arti de L’Aquila nel Corso di Decorazione. A concludere il suo ciclo di studi un Master in Allestimento Spazi Espositivi. Partecipa a numerosi Concorsi d’Arte nazionali e internazionali riscuotendo notevole successo di critica e pubblico e vincendo diversi premi come il premio speciale INSIDEART del Concorso Talent Prize, il secondo premio al Concorso ADRENALINA 3.0 e il primo premio al Concorso Opere d’Arte per la Tutela Ambientale indetto dalla Fondazione Pescarabruzzo. Espone in varie gallerie d’Arte, in italia e all’estero, e lavora a scenografie, costumi e allestimenti per set cinematografici. La sua produzione artistica si fonda principalmente sul concetto di riuso e recupero del materiale, materia che di frequente insegna nei vari workshop, laboratori e seminari che tiene nelle scuole di ogni ordine e grado. L’ attaccamento alla terra e alle tradizioni sono la forza e la spinta di ogni suo lavoro.

Mimesica: il verso dell’uomo

Il metodo mimesico, o, più familiarmente, metodo mimico, elaborato dal Maestro Orazio Costa Giovangigli, si fonda sul principio che l’uomo, posto di fronte alla realtà se ne impadronisca realizzandola corporalmente. Da questa intuizione, risalente alla prima metà del secolo scorso, Orazio Costa ha elaborato il metodo, perfezionandolo nel corso della sua attività di regista e pedagogo, tentando e investigando le possibili relazioni con tutte le modalità attraverso le quali si manifesta l’inesauribile incontro dell’uomo colla realtà. La validità di tale intuizione è stata confermata, negli ultimi anni, anche dalla individuazione dei cosiddetti neuroni specchio. Il metodo mimesico è stato adottato per decenni dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” per la formazione degli attori. Gli allievi di Orazio Costa ne proseguono l’attività, sperimentando e verificando l’efficacia del metodo in relazione ai più diversi campi del sapere.
Luogo di approfondimento dell’esperienza, l’atteggiamento mimesico predispone ad una amplificazione delle capacità espressive.

Domenico Galasso

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Allievo di Orazio Costa e diplomato in Recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, ove ha frequentato anche il Corso di Regia tenuto da Andrea Camilleri, si occupa prevalentemente di formazione.
Già libero docente di Regia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Ha insegnato Recitazione e Metodo Mimesico presso il Laboratorio di Arti Sceniche del Teatro Regionale Abruzzese.
Fondatore di Piccolo Teatro Orazio Costa, giovane associazione culturale che si prefigge lo scopo di diffondere la cultura e la pratica del Teatro, cura numerosi laboratori di recitazione.
Ha recitato in teatro e in numerose serie televisive tra cui Squadra Antimafia, RIS Roma, I Cesaroni, Distretto di Polizia, Don Matteo, Il Tredicesimo Apostolo.

La Commedia Umana

La Commedia dell’Arte, ricca di una lunga esistenza dai tratti quasi mitici, ha cambiato la storia del teatro occidentale. Attraverso la Commedia all’Improvviso il teatro diventa professione e nasce un attore nuovo, un artigiano della scena, depositario di una sua scienza del recitare.
Durante il corso verrà proposto agli allievi un vero e proprio “viaggio” attraverso un’altra fisicità, grottesca e sintetica, caricaturale ed elementare allo stesso tempo. Un percorso che alla fine li porterà all’incontro-scontro con la mezza maschera, elemento estraneo e potente, che darà un ulteriore stimolo agli studenti nella ricerca di un “corpo finale”, carico di nuove dinamiche e comportamenti.
Gli zanni, i magnifici, i dottori, le servette, i capitani, gli innamorati saranno affrontati come figure vive e veicoli di emozioni, comportamenti ed elementi assolutamente umani e reali.

Andrea Pangallo

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Diplomato come attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma nell’ anno accademico 2000-2001.
25 anni di esperienza teatrale in qualità di attore, pedagogo e curatore del movimento scenico;
Sono centrali nella sua formazione e nel suo percorso attoriale il lavoro sulle azioni fisiche, il training psicofisico ed il corpo-maschera.
Ha lavorato ed incontrato diverse compagnie, metodologie, registi.
Dal 2002 collabora con diverse accademie e scuole teatrali come insegnante di Recitazione, Movimento scenico, Biomeccanica teatrale e Commedia dell’Arte.

Storia del teatro

Un corso di storia del teatro in un’accademia teatrale deve avere ben presente il fatto che i fruitori delle lezioni sono attori, ovvero sono coloro che un giorno avranno l’onere e l’onore di portare in scena le pièce studiate e quindi perpetrarne la memoria. Il corso si propone, dunque, di contestualizzare storicamente gli autori affrontati, ma avendo un riguardo per i testi da loro scritti, invitando poi gli allievi alla lettura delle pièce, e mantenendo un’attenzione sulle attuali produzioni teatrali. Si vuole così fornire agli studenti gli strumenti critici necessari per poter attuare delle scelte lavorative future con cognizione.

Maria Adele D’Amaro

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Maria Adele D’Amaro è un’attrice e una studiosa di letteratura teatrale. Si laurea, col massimo dei voti, in lettere moderne all’università “G. D’Annunzio”, con una tesi sul drammaturgo campano Annibale Ruccello. Le buone doti d’analisi e di conoscenza della drammaturgia contemporanea la portano a tenere un seminario, dal titolo “La memoria e il futuro. La guerra nel teatro contemporaneo”, a conclusione dell’insegnamento universitario in Letteratura Teatrale Italiana, tenuto dalla professoressa Antonella Di Nallo. Agli studi letterari, ha sempre affiancato la formazione teatrale. Ha frequentato i seminari del Living Theatre, della compagnia “Pippo Del Bono”, di Mamadou Dioume, Anna Redi, Silvano Torrieri, Isabella Carloni, Monica Francia, Claudia Contin e Ferruccio Merisi, Francesca Mazza, Jill Greenhalgh e Jurij Alschitz. Ha partecipato al progetto di volontariato europeo nella struttura berlinese “Schlesische 27”, dove, per un anno, si è occupata di teatro-ragazzi. Ha preso parte a diversi spettacoli, tra cui l’ “Enrico V” di Pippo Delbono, “Il giorno della mattanza. Del bene, del male.” di Stefano Cenci e “Macbeth”, diretto da Claudio Di Scanno. Attualmente approfondisce il Metodo Alschitz guidata da Patrizia Di Fulvio e Gianpiero Borgia.

Il gioco della danza: danza contemporanea e improvvisazione

L’obbiettivo del corso è di permettere agli allievi di scoprire le potenzialità espressive del proprio corpo attraverso lo studio della tecnica di danza contemporanea e i giochi di improvvisazione.
Attraverso la tecnica di danza contemporanea, articolata in esercizi di respirazione, allineamento posturale, controllo del centro e delle periferie, controllo dell’ equilibrio, distribuzione corretta del peso sugli arti e al suolo, coordinazione, uso della gravità e del peso, gli allievi potranno conoscere tutti i segmenti corporei e sperimentarne le possibilità di movimento in relazione al proprio asse, al corpo intero, agli altri individui, allo spazio e al ritmo raggiungendo la piena coscienza del proprio strumento.
L’improvvisazione, che potrà avere come spunto una immagine, un suono, un oggetto, una parola o una sequenza già strutturata, permetterà di recuperare l’innata capacità di giocare con il movimento e scoprire l’infinita possibilità espressiva del corpo umano.

Miriam Di Nardo Di Maio

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MIRIAM DI NARDO DI MAIO

Diplomata in danza contemporanea presso l’ Accademia Nazionale Di Danza di Roma e in danza classica presso la Royal Academy di Londra.

Perfeziona gli studi di danza classica, contemporanea, modern-jazz e teatro danza con maestri di fama internazionale quali Gaetano Petrosino, Radù Ciucà, Claudio Ioanna, Philippe Talar, Ricky Bonavita, Aida Vainieri, i direttori artistici della Limòn Dance Company, Roxane D’Orleans Juste e Carla Maxwell.

È stata assistente presso lo Ials del maestro di danza modern-jazz Maurizio Preziosa.

Ha curato laboratori di danza contemporanea, danza classica e propedeutica alla danza.

Ha danzato in diverse produzioni tra cui CHOREOGRAFIC OFFERING dal repertorio della Compagnia Limòn, AMOR di  Adriana Borriello, ARIA ACQUA TERRA E FUOCO di Sandra Fuciarelli, COCO CHANEL e MOZART EGYPTIEN della compagnia Danzaricerca di Daniela Capacci, AIDA nel corpo di ballo di Musica Europa, INCURSIONI DI DANZA del Gruppo Alhena di Anouska Brodacz.

Dal 2011 collabora con il Piccolo Teatro Orazio Costa di Domenico Galasso per cui è stata coreografa e danzatrice in R (ESISTENZE), PERMETTETE CHE IMMAGINI, MEMENTO, L’ISOLA DELLE SCIMMIE, IO VADO A UNA DIMORA COSÌ STRANA, CLITENNESTRA.

Per il Piccolo Teatro Orazio Costa ha inoltre curato le coreografie dei laboratori UNIVERSO DIVERSO MULTIVERSO e NOI, OVIDIO  tenuti per il liceo G. Marconi e il  Liceo Classico di Pescara.

Elementi di Acrobatica

Attraverso lo studio di movimenti caratteristici della disciplina sportiva della Ginnastica Artistica in particolare nella specialità del Corpo Libero, il corso ha come obiettivo quello di fornire all’allievo del Corso di Recitazione elevate capacità motorie che possano potenziare le proprie abilità come, ad esempio, la percezione del proprio corpo nelle fasi di volo e in posizioni inusuali del proprio corpo ; la coordinazione e la tonificazione muscolare. Abilità che possono far esprimere meglio, in seguito, il percorso attoriale. L’elemento di acrobatica diventa quindi uno strumento attraverso il quale il futuro attore acquisisce sicurezza e padronanza nel gestire la propria gestualità in relazione alle esigenze della professione che svolgerà riuscendo ad esprimere agilità, destrezza e fluidità di movimento.

Massimiliano Dezi

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MASSIMILIANO DEZI

Ex ginnasta e laureato in Scienze Motorie si dedica, sin dai primi anni della sua attività lavorativa, alla preparazione e alla formazione di artisti del mondo coreutico e attoriale. Dal 2000 è docente di “Elementi di Acrobatica” presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma e dal 2005 presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Conduce il seminario di Acrobatica per la preparazione dello spettacolo teatrale “Servo per due” con la regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. Cura il movimento scenico e la componente acrobatica di numerosi spettacoli messi in scena nell’ambito della Scuola di Cinema per la quale è docente. Si dedica alla preparazione fisica e tecnica di numerosi attori tra i quali: Sonia Bergamasco, Claudia Pandolfi, Ettore Bassi, Luca Angeletti, Carolina Crescentini, Lorenzo Richelmy.
Il suo metodo di lavoro si pone l’obiettivo, attingendo dalla gestualità caratteristica della ginnastica artistica, di dare la possibilità ai propri allievi di poter acquisire ed esprimere al meglio doti quali coordinazione, agilità e destrezza. Aumentare la percezione del proprio corpo e dar vita ad un movimento naturale ed istintivo sono alla base del suo insegnamento.

Lo Strumento dell‘Attore (I anno) – L’Attore Creatore (II anno)

I anno

Per poter liberare la propria creatività l’attore ha bisogno, come ogni altro artista, di conoscere il proprio strumento: corpo, voce e immaginazione. Attraverso la Biomeccanica di Mejerhol’d, la tradizione della Commedia dell’Arte, l’esplorazione di fondamentali del teatro (come il senso dell’equilibrio, il lavoro sul peso, sul centro motore ecc.), l’allievo prenderà sempre più consapevolezza dei propri limiti e delle proprie possibilità, affrontando un allenamento che gli permetterà di mettersi costantemente in gioco e “suonare” al meglio il proprio strumento.

II anno

L’attore non è un mero esecutore nelle mani del regista, ma un vero e proprio poeta della scena.
Il suo mezzo espressivo è l’azione: fisica, vocale e interiore. Solo attraverso un’azione precisa e concreta l’attore potrà riuscire a catturare l’attenzione dello spettatore. A partire dalla ricerca del regista russo K. Stanislavskij, gli allievi approfondiranno dunque la differenza fra movimento e azione, le sue caratteristiche principali, e impareranno come individuarle mediante un’analisi attiva del testo teatrale, che coinvolga da subito corpo, voce e immaginazione.
Conoscere e padroneggiare il lavoro sulle azioni permette all’attore di partecipare attivamente alla costruzione del ruolo e dello spettacolo.

Andrea Iarlori

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Andrea Iarlori si diploma nel 2009 presso la Link Academy e consegue il BA (Bachelors of Arts in Performing Arts); il Certificate in Speech and Drama e il diploma in Dramatic Art con Lamda (London Academy of Music and Dramatic Art).
Prosegue la formazione con diversi maestri come A. Vasil’ev, Alessio Bergamo, Ivana Chubbuck, Daniele Salvo, Craig Peritz, A. Colombaioni, Luca Ventura. Approfondisce lo studio sulla Maschera Neutra e sulla Commedia dell’Arte con maestri quali Antonio Fava, Andrea Pangallo, Adriano Iurissevich, Michele Monetta e Carlo Boso.
Dal 2009 lavora in Italia e all’estero in diversi spettacoli, fra cui L’ora di Ricevimento, regia di Michele Placido, con Fabrizio Bentivoglio; Rolling, Garage Olimpo e L’Ispettore Generale, regia di Carlo Fineschi; Il mercante di Venezia, regia di Federica Tatulli; La Bisbetica Domata, regia di Salvatore Cardone; partecipa inoltre a diversi spettacoli di Commedia dell’Arte, fra cui Mimus
Albus Comedy, Come Quando Fuori Piove, La schiava di Ancona; diretti da Antonio Fava.
Dopo essersi formato presso l’associazione “Piero Gabrielli” lavora come insegnante in corsi per bambini ed adolescenti con e senza disabilità per il Comune di Roma e la Regione Abruzzo.
Dal 2015 è assistente di Andrea Pangallo (Movimento Scenico) presso l’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea.

Teatro dell’Oggetto: verso nuovi orizzonti drammaturgici

CON-TATTI: Corpo, Spazio, Oggetto: la tessitura di relazioni possibili (I anno)

La contaminazione tra teatro fisico e drammaturgia dell’oggetto aprono lo scenario ad una nuova grammatica della creazione. Il Teatro fisico è occasione di sperimentazione delle potenzialità espressive del corpo in relazione all’utilizzo dello spazio in modo dinamico e consapevole verso la ricerca del movimento spontaneo e sincero. Inoltre il lavoro di contatto con il proprio corpo consente di conoscerne maggiormente potenzialità e limiti e, successivamente, di entrare in relazione con altri corpi mossi da emozioni ed immaginari differenti. Con l’immersione nel vasto mondo della drammaturgia degli oggetti si sviluppa un percezione di sé e del mondo che si avvale anche della dimensione immaginativa, creando spazio e riconoscimento ad una forma di espressività libera ed illimitata che permette alle singole individualità di emergere e tradursi in azione teatrale. Il gioco tra queste tre dimensioni (corpo, spazio, oggetto), stimolato attraverso proposte corali ed individuali, permetterà ad ognuno di poter riflettere sulla propria modalità di approccio al contatto e la propria predisposizione nel generare relazioni.

IL CREATTORE e GLI OGGETTI. La creazione come processo di ricerca di una identità artistica (II anno)

L’interesse è favorire esperienze di ricerca su una particolare scrittura scenica che si basa sul lavoro dell’immaginario visivo e sensoriale applicato all’improvvisazione creativa tra corpo, spazio ed oggetto. La presenza degli oggetti nel lavoro teatrale e il loro uso fantastico ed immaginativo si rivela una metodologia che muove dall’esterno per sommuovere l’interno e viceversa nella relazione che si instaura tra oggetto ed attore-manipolatore. L’obiettivo è stimolare un processo di ricerca in cui organico e inorganico, animato ed inanimato convergono in una medesima scrittura, che modifica profondamente il concetto stesso di drammaturgia. Al centro della creazione artistica c’è l’attore che è ideatore, autore, creatore ed interprete della propria poetica, il quale viene incoraggiato ad esercitare e sviluppare una capacità critica utile al raggiungimento della propria identità artistica.

Elisa Di Cristofaro

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Attrice, regista, pedagogista teatrale e formatrice. Specializzata in teatro fisico, teatro di figura e teatro dell’oggetto. Inizia la sua formazione teatrale a Roma nel 2000 con teatro fisico e teatro visuale. Dal 2001 al 2007 lavora con il regista Stefano Tè nelle compagnie Teatro Internato (Roma) e Teatro dei Venti (Modena), incontrando Julia Varley ed Augusto Omolù (Odine Teatret), Mario Barzaghi (Teatro dell’Albero di Milano), Raul Iaiza, Jacob Olesen, Roberta Carreri. Si appassiona al metodo Jacques Lecoq, crede nella forza creatrice della “contaminazione” ed espande la sua ricerca al teatro danza, danza contemporanea, giocoleria, clown, acrobatica, musica, teatro di figura. Dal 2001, facendo ricerca sulle metodologie dell’apprendimento, inizia ad occuparsi di pedagogia teatrale con percorsi di ricerca teatrale permanenti o intensivi  rivolti ad attori professionisti e non. Nel 2005-2007 collabora con il regista Gianluca Bondi del Teatro Piccolo Re di Roma come attrice e formatrice sulla pedagogia teatrale. Nel 2008 si specializza come Operatore Teatrale nel Disagio e nelle Emergenze Sociali presso la Scuola di Formazione Professionale FormArt di Salerno (direzione Teatro Segreto). Avvia progetti di teatro sociale e teatro comunitario (Carcere Minorile di Nisida con Stefano Tè – progetto personale “Teatro Tandem”, sostegno alla genitorialità – “Con gli Occhi della Memoria”, teatro e narrazione per la terza età). Dal 2008 conduce formazioni rivolte ad operatori sociali e culturali, educatori e coordinatori, pedagogisti e formatori in collaborazione con diversi Enti di Formazione. Dal 2008 inizia lo studio del Clown (Leris Colombaioni, Vladimir Olshansky, Ives Lebreton, Emmanuel Lavalle, Stefano D’Argenio, Gonzalo Alarcon) e dal 2010 lo studio della giocoleria (Sean Gandini e Kati Yla-Hokkala, Shay Wapniaz, Lorenzo Crivellari). Negli stessi anni inizia ad appassionarsi al teatro di figura e teatro d’oggetto. Nel 2009 continua la formazione sull’Esperienza dell’Integrazione attraverso la pratica teatrale con workshop intensivi presso il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, condotto da Roberto Gandini, Attività Culturali del Teatro di Roma. Tra il 2013 e il 2016, grazie ai seminari intensivi “L’artista sensibile – Laboratorio di educazione al contatto e di integrazione psicofisiologica nelle esperienze estetiche” condotti da Gerolamo Minasi, approfondisce l’aspetto arte-terapeutico della pratica teatrale. Nel 2013-2016 crea e dirige la compagnia stabile di bambini, Mercanti di Sogni (produce “ Come un sogno all’improvviso ”, “ La stanza proibita ”) . Nel 2016 conduce il progetto “Il Piccolo attore” al Teatro Piccolo Re Di Roma (produce “Il Tempo di una notte”) . Nel 2014-2016 conduce il gruppo di ricerca teatrale per adulti “Emozioni in valigia” a Roma (produce “Con il rischio di perdersi”). Nel 2015 realizza due spettacoli autoprodotti “Il telaio delle parole” (teatro di ombre per bambini) e “Dobbiamo fare qualcosa” (teatro comico). Nel 2018 si diploma al Master of Art in Physical Theatre presso l’Accademia Teatro Dimitri di Verscio (CH) dove approfondisce  la contaminazione del teatro fisico, puppet, maschera, teatro dell’oggetto producendo il solo teatrale “Questione di tempo” e studia le metodologie sui processi di ideazione e creazione artistica (incontra insegnanti internazionali come Mirabelle Gremaud, ZeroEnConductaTeatro, Matteo Fantoni, Brita Kleindienst, Jimmy Davies e Laura Bartolomei, Barbara Stocker, Jetse Batelaan, Pascal Martinoli, Mick Barnfather, Nando Snozzi, Davide Giovanzana, Richard Weihe, Pavel Stourac, Beth Harrins, Robert Diaz, Emmanuel Poully, Luisa Bragae). Nel 2018 un nuovo solo di teatro di figura da strada e poi da sala “Chiquitin Circus” ed il solo di strada clown e manipolazione oggetti “Circle Swing”. Collabora con diversi collettivi artistici e gruppi di progettazione ed intervento nel sociale. Dal 2016 collabora con Associazione ProPositivo nel Comitato Artistico del Festival della Resilienza e nel 2018 realizza il progetto “Resilienza: tra teatro e comunità” creando u ponte di partenariato con Accademia Teatro Dimitri. Sempre nell’estate 2018, partecipa al progetto di teatro comunitario in Puglia con la direzione della sua collega master Angela Calia e la sua Associazione Corpi Narranti, che vede il partenariato tra Accademia Teatro Dimitri e Festival dei Claustri di Altamura (laboratori di teatro comunitario, residenza per la creazione di una performance site-specific ed una produzione di video danza). Nel 2019 lavora alla progettazione e Direzione Artistica del Festival di Teatro di Figura “PupAzzo” a Vico nel Lazio (FR) in collaborazione con Danilo Rossi ed AssMig Manislegate. Nel 2019 il richiamo alla terra natia la riporta in Abruzzo mossa dal desiderio di diffondere sul territorio il lavoro sulla drammaturgia dell’oggetto. Ideatrice del progetto artistico culturale “Cabaret Lumieré. L’Arte si fa Luce”, cabaret artistico indipendente per la condivisione e diffusione dell’arte nel territorio abruzzese. Oggi la sua ricerca artistica continua cercando di contaminare e fondere Teatro Fisico, Teatro di Figura e Teatro dell’Oggetto sia in termini di creazione che di diffusione, viaggiando per il mondo con i suoi spettacoli e performance che le permettono di portare la sua arte in diverse rassegne teatrali di sala e festival di teatro di strada, permettendo alla sua poetica di raccontare la sua particolare visione del mondo. La passione per la pedagogia e i percorsi di ricerca teatrale e di creazione artistica, unita ad una personale metodologia maturata grazie alla contaminazione tra i molteplici ambienti in cui si è formata, le permettono di continuare a tracciare sentieri formativi attraverso il suo nuovo format “CON-TATTI. Corpo, spazio, oggetti: la tessitura delle relazioni possibili”. Ad oggi docente di “Teatro dell’Oggetto: infiniti orizzonti drammaturgici” presso Accademia Teatrale Arotron di Pianella diretta da Franco Mannella.

Docenti del terzo anno

Corso di Doppiaggio Lingua Madre

Accogliere, come uno spettatore attento, un’emozione e restituirla, veicolarla, attraverso un’arte che si celebra al buio, al chiuso, nel segreto.
Rispettando con umiltà, al servizio dell’attore in scena, quello che è già stato fatto.
Un esercizio tecnicamente più semplice ed emotivamente più difficile di quanto non sembri.
Raddoppiare, senza aggiungere pesi inutili, alla ricerca della leggerezza e della semplicità del suono originale. Raddoppiare, senza gravare di intenzioni superflue, ma mantenendo costante la tensione necessaria a restituire, con la sola voce, l’atmosfera di un set, il carattere di un personaggio studiato per mesi… In soli pochi istanti.
Raddoppiare, per toccare le corde del cuore nella nostra lingua madre.
Questo è per me il senso del mio lavoro.

Il corso ha lo scopo di far apprendere la tecnica fondamentale per poter esprimere al meglio le proprie capacità in questo “settore speciale” della recitazione. Avvalendomi della collaborazione di esperti professionisti del settore, cureremo le diverse tecniche legate al genere di prodotto da doppiare e, al tempo stesso, i ragazzi potranno conoscere ed essere “provinati” da alcuni importanti direttori di doppiaggio.

Chiara Colizzi

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Figlia d’arte ha iniziato a lavorare già adolescente per la società Gruppo 30, formandosi al fianco di attori del calibro di Peppino Rinaldi, Sergio Fiorentini, Wanda Tettoni. E’ cresciuta professionalmente essendo diretta da maestri come Renato Izzo, Pino Colizzi, Rossella Izzo, Sonia Scotti e Tonino Accolla. Oggi è nota per aver dato la voce ad alcune tra le più importanti attrici contemporanee. Tra queste Nicole Kidman, Kate Winslet, Uma Thurman, Emily Watson.

Il sé invisibile – Laboratorio di recitazione cinematografica

È ormai sapere comune. La recitazione in cinema è una recitazione “interiore”. Il gesto teatrale è più marcato, più sottolineato, più “caricato”. Quello cinematografico è più intimo, più accennato, più “vero”. Ma è veramente così? Il cinema è più vero del teatro? La macchina da presa è più onesta del palcoscenico? Forse, quello che cambia veramente è lo sguardo VERSO l’attore. Il punto di vista dal quale, e con il quale, si guarda alla recitazione di un attore. Dalla platea di un teatro, si osserva in un certo modo. Dallo schermo di un cinema, in un altro. Certo, la ricerca della verità, della verosimiglianza, della ricostruzione viva e credibile della realtà, sono caratteristiche immutabili, imprescindibili, per chi recita. La scelta di far entrare lo spettatore nel proprio palazzo emotivo, da il senso al mestiere dell’attore. Ma questo vuol dire che quel palazzo è sempre lo stesso, sia su un palco che davanti all’obiettivo? Forse sì. Quello che di certo cambia, è di cosa riempiamo quel palazzo. In cinema, il rifugio emotivo di un attore, quell’edificio così privato in cui l’artista invita orde di estranei, è abitato dal proprio sé invisibile. Invisibile perché ancora più intimo, più sottile, più rarefatto. Ma anche per questo, non meno potente di quello teatrale. Un sé invisibile nella sua costruzione. Nella sua impalcatura. Ma mai nella sua presenza. Quel sé invisibile che cammina in bilico tra il pudore di un sentimento profondamente personale, e la necessità di mostrarlo ad altri occhi affinché ne sia confermata l’esistenza stessa, circoscritta e contenuta nell’atto recitativo.
Il corso verterà sulla differenza tra il registro recitativo teatrale e quello cinematografico. Gli allievi seguiranno un percorso di sperimentazione che li guiderà attraverso le diversità tecniche tra i due segni, affinandone la conoscenza e la padronanza, per arrivare poi a un’importante consapevolezza. Quella finale. Che cinema, teatro, radio, musical, televisione, sono itinerari diversi dello stesso viaggio. La sublimazione della realtà.

Emiliano Jesus Coltorti

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Jesus Emiliano Coltorti, attore, doppiatore, regista, sceneggiatore. Tra i lavori in teatro ricordiamo AMADEUS di Roman Polanski, nel ruolo di Mozart, in televisione ROMANZO CRIMINALE di Stefano Sollima, nel ruolo del Nero, e in doppiaggio DALLAS BUYERS CLUB di Jean-Marc Vallée, su Jared Leto.

Lo sguardo della macchina e la recitazione cinematografica

Il corso si propone di approfondire e sviluppare le capacità attoriali degli allievi attraverso lo studio della recitazione filmica, non come qualcosa di distinto dalla pratica teatrale, ma come suo naturale completamento.
Spesso si fa l’errore di considerare la recitazione teatrale e quella cinematografica come due mondi opposti, inconciliabili tra loro, dimenticando che un attore di film senza una solida base teatrale ha poche possibilità di esprimere appieno il proprio potenziale, così come un approccio cinematografico può arricchire l’interpretazione dell’attore di teatro di moltissime sfumature.
Saranno analizzati alcuni tra i film che hanno segnato la storia del cinema, attraverso un approccio multidisciplinare che spazierà dallo studio della tecnica dell’attore a quello della messa in scena registica, della fotografia e del montaggio. Durante il corso saranno realizzati dei cortometraggi ai quali gli allievi parteciperanno anche in veste di sceneggiatori, oltre che di protagonisti, allo scopo di ampliare la consapevolezza del medium cinematografico e di ottenere una piena padronanza di se stessi davanti la macchina da presa.

Daniele Campea

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Daniele Campea è un regista, compositore, montatore e sceneggiatore. Laureato con lode in filosofia contemporanea con una tesi su Carl Gustav Jung, ha scritto e diretto il lungometraggio “Macbeth Neo Film Opera”, presentato al 63° Taormina Film Festival, oltre a videoclip, installazioni e cortometraggi presentati e premiati in numerosi festival nazionali ed internazionali, tra i quali il Festival di Cannes. La sua ricerca si basa sull’unione di linguaggi artistici diversi ma complementari tra loro, come cinema, opera, teatro e video arte, in una visione totalizzante che prende il nome di Neo Film Opera.

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